A scuola di scodinzolio
Buongiorno caro lettore,
questa volta ti parlerò dello scodinzolio del cane.
Durante le attività sento spesso la frase “scodinzola, è felice”, “scodinzola è buono”, hhmm non è proprio così e quindi ho scelto di approfondire un pò l’argomento.
Anzitutto a cosa serve la coda al cane?
È uno strumento che serve al cane a comunicare e ad esprimere le proprie emozioni.
La coda varia a seconda del cane e anche in base alla sua selezione. Alcune razze possono nascere senza o con un piccolo pezzo di coda solamente.
Osservando alcune immagini di code o appendici caudali, riusciremmo in alcuni casi ad associarle ad una razza specifica, quindi è chiaro come siano un elemento anche di riconoscimento ed unicità.
Sapevi già che lupi e cani, hanno modalità molto simili di usare la coda?
Come si “LEGGE” la coda di un cane?
La coda non va mai considerata come uno strumento di comunicazione a sé stante; è sempre accompagnata da un preciso contorno di andatura, posizione delle orecchie, postura del corpo, espressioni del muso, vocalizzazioni ed emissione di odori.
Leggere il cane in tutte queste espressioni di comportamento, permette di farsi un’idea precisa dello stato emotivo, nel quale vegeta, in quel preciso momento, il cane. È l’insieme che conta.
Pensa ora a quale dramma vive un cane, al quale amputano la coda. O le orecchie.
Sarebbe costretto, con non pochi sforzi, a modificare il suo modo di comunicare con gli altri cani e con le persone, utilizzando altri parti del corpo, per compensare.
E le conseguenze? Gli altri cani potrebbero essere incapaci di capirlo.

Dog Hunter Bird Hunting Gun Pointer Animal
Non trovi sia interessante? Sembra proprio che i cani si leggano così tra loro.
Sempre dallo stesso studio è emerso, ma non certo al 100%, che i cani non muovono intenzionalmente la coda per comunicare tra loro ma, più semplicemente, esprimono ciò che provano.
Alcune interpretazioni
Coda bassa: in generale, una coda posizionata verso il basso, quasi a voler sparire, indica insicurezza e nervosismo, ansia e disagio. Se rilassata, invece, indica tranquillità.
Coda verso l’alto: dipende se ferma o se scodinzolante.
1) Scodinzolante è positivo, è segnale di felicità e voglia di interagire.
2) Ferma: si intende una sorta di attesa, di studio delle mosse dell’altro. Dominanza. Imprevedibilità.
Coda a mezz’asta ferma: può indicare imminente volontà di attacco. Valutare la singola situazione.
L’altezza del posizionamento della coda e la frequenza dello scondinzolio sono tutte variabili da tenere in considerazione, assieme a tutto il resto, indicato precedentemente.
Una coda scodinzolante, a volte, è anche segnale di concentrazione. La si osserva durante le attività di attivazione mentale, ad esempio. Non siamo di fronte ad un soggetto per forza felice, ma concentrato che cerca di gestire le sue emozioni.
Una coda bassa, tra le zampe, non è solo paura: può essere anche una manifestazione di sottomissione attiva. Esempio: il nostro cane quando ci fa le feste, si fa piccolo piccolo, coda bassa, orecchie all’indietro e poi si spancia. È una forma di sottomissione, data dal rispetto dell’autorità che ha nei nostri confronti.
Ti è piaciuto l’articolo? Chiaramente l’argomento è molto vasto, ma qualche spunto di lettura del proprio cane lo ritenevo utile.
Alla prossima,
Ketty
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Perchè il cane si rotola sulle cose più puzzolenti e orripilanti?
Durante la mia quarantena forzata, ho letto un libro interessante e strano assai, dal mio punto di vista.
L’autore è niente popodimeno che Mark Bekoff: biologo, etologo, ecologista comportamentale e famoso scrittore.
Ha cofondato il Jane Goodall Institute of Ethologists for the Ethical Treatment of Animals, ed è Professore Emerito di Ecologia e Biologia Evolutiva presso l’Università del Colorado, Boulder.
In questo libro ha spiegato il perché di alcuni comportamenti dei cani, frutto dei suoi studi, osservazione e anche confronti con altri etologi.
Avevo un bellissimo ricordo di quel pomeriggio al sole, in montagna. Mancava poco all’auto, quando Maya decise di rotolarsi dentro ad un’enorme cacca di mucca!!!
Ora alzi la mano chi non ha mai vissuto questo dramma o uno simile, non ci credo che sono l’unica!
Ma perché i cani si rotolano nelle cose più puzzolenti e marce che trovano?
In realtà, mi spiace deludervi, ma non c’è un vero e proprio perchè a questo bizzarro comportamento.
Le ipotesi sono:
1) piace! Alcuni cani lo fanno come se lo desiderassero da sempre
2) il cane vuole mascherare il proprio odore assumendone uno più pungente o comunque predominante, prima di una sfida
3) il cane vuole spargere il proprio odore in giro e ne va pure fiero!
4) per coprire il suo odore nel caso senta il bisogno di allontanare da sé l’attenzione e confondere eventuali predatori
5) per soddisfare il suo grande bisogno di odorare, in ogni senso della parola
6) per mettere in risalto e far brillare la maschera colorata sul muso (esempio il clc, il border e tutti quei cani con muso diviso da nette colorazioni) simbolo di alto status
7) io ho notato che molti cani lo fanno per gioco; durante l’asilo ho avuto modo di osservare questo comportamento in molti cani. Giocano e poi, all’improvviso, odorano una pipì o altro e vi si buttano sopra! E poi via di nuovo con il gioco
8) per insicurezza
9) post toeletta per togliersi odori poco naturali che sentano su di sé
Quelle sopra riportate sono solo ipotesi, frutto di studi, osservazioni degli etologi e dello stesso Mark, ma una risposta vera e unica non esiste ancora.
Ma non sgridateli quando li vedete rotolarsi su carogne, cacche, muffe e ogni altra orripilante cosa che trovino durante le loro passeggiate. Fermateli, chiamateli, distraeteli ma non rimproverateli.
Si tratta, difatti, di un comportamento ereditato dal lupo che ha questa abitudine per coprire il suo odore e cacciare senza essere fiutato dalle prede.
A volte può essere sintomo di insicurezza: se copro il mio odore, è come se indossassi il mantello dell’invisibilità di Harry Potter!
Da San Giovanni Ilarione è tutto, ricordatevi di portare con voi le salviette umide per cani, se andate in montagna!
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Iper-attività e Iper-sensibilità: nel cane e nel bambino, due mondi molto simili
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Can che abbaia, non morde!
Buongiorno Lettore,
questo articolo è nato da alcune domande che mi vengono spesso poste, durante le lezioni singole.
Cosa significa l’ululato? Perchè il cane abbaia? Perchè ringhia? Vediamo di fare un pò di chiarezza sul significato delle varie comunicazioni uditive dei cani.
L’abbaio
Solitamente l’abbaio viene associato ad un suono di difesa ma, potrebbe anche essere per gioco, saluto, richiamo, richiesta di attenzione, avvertimento.
Alcuni cani hanno una sorta di predisposizione che è stata favorita, ad esempio i cani da guardiania: per questo sono cani che ricorrono all’abbaio, anche oltre a quella che è la sua verà utilità comunicativa. Purtroppo, è ormai abitudine pretendere che il cane non abbai mai, ma non è corretto in quanto l’abbaio è il modo con cui il cane si esprime.
Un ricorso esagerato all’abbaio da parte del cane è quasi sempre causato da proprietari che (a volte anche in buona fede) lo rinforzano o stimolano (con una gestione scorretta degli spazi, delle abitudini, delle attenzioni).
Prima di iniziare un lavoro sulla correzione dell’abbaio che si ritiene “errato”, vanno analizzate con cura le cause e la tipologia di abbaio: quando abbaia, cosa succede prima, cosa succede durante o dopo (rinforzi?), sono abbai bassi/alti, singoli o continuativi, la razza?
Grugnito
Si tratta di un vocalizzo emesso per salutare oppure anche per esprimere la propria soddisfazione.
Ad esempio, la mia Maya, lo emette sempre quando si sdraia sulla sua cuccia.
Ringhio
È un avvertimento difensivo, un segnale di minaccia o di gioco.
Pensiamo al ringhio durante il gioco del tira e molla. È espressione di un stato di eccitazione, predatorio, euforia e divertimento! Non è sempre negativo il ringhio. Cosa ben diversa, invece, se si sta accarezzando il cane che riposa nella sua cuccia, nonostante i numerosi segnali calmanti che certamente emetterà. Dopo la fase di ricerca della calma, ci ringhierà per chiederci, in modo più vistoso, di smetterla e di allontanarci.
Uggiolio e Gemito
Hanno molteplici significati, come l’abbaio. Possono essere utilizzati durante una sottomissione, ma anche per difesa, saluto, dolore o richiesta di attenzione.
Solitamente l’uggiolio è un vocalizzo a frequenza più alta e ripetitivo.
Il gemito è più basso ed è meno ripetitivo, più immediato. Esempio? Quando gli si pesta una zampa.
Ululato
Questo è noto come modalità di richiamare al gruppo, al branco. Viene emesso da un cane che si sente solo.
In realtà viene emesso, in alcuni casi, anche per rispondere a frequenze particolari come il suono dell’ambulanza o delle campane.
Sbattere i denti
Durante il gioco viene effettuato per scaricare la troppa eccitazione; lo si nota anche come difesa o minaccia.
Sbuffo – Meglio spiegato con wuff!
Il cane lo emette quando ci avvisa di un potenziale pericolo.
Come a dire “c’è qualcosa? hmm attenzione”
Urlo
È l’espressione della paura estrema, emesso durante le aggressioni o stati di profondo terrore.
Ti è piaciuta la lettura? Grazie per il tempo che mi hai dedicato!
Ketty |
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Summer Camp nel centro cinofilo di San Giovanni Ilarione (Vr)
Insegnare ai bambini ad amare gli animali, li renderà uomini e donne migliori
E chi ha detto che un centro cinofilo si dovrebbe occupare solo di cani?
È importante spaziare a 360° attorno al cane, occupandosi di tutto l’ambiente e le persone che si relazionano con il cane; delle relazioni che il cane instaura, delle persone di riferimento e delle persone più fuggitive. A volte persino del vicino di casa ho dovuto occuparmi per risolvere alcuni comportamenti di un cane che stavo seguendo!! Mi chiamo Ketty e sono un istruttore cinofilo, ma mi occupo anche di attività con bambini e, prima di tutto, sono una mamma. Ti propongo un centro estivo per bambini dai sei anni, per permettere a Te genitore che lavori, di poter stare tranquillo mentre i tuoi figli sono in un ambiente sicuro, divertente e si rapportano con animali e natura! Ti sei mai sentito in affanno quando si avvicina la fine dell’anno scolastico, tutti i ritmi stanno per cambiare e non sempre si riesce a sapere per tempo, come ci si organizzerà con i bambini nel lungo periodo delle vacanze estive? A me succede ogni anno… Il dramma annuale, del dover chiaramente lavorare ma, allo stesso tempo, voler permettere ai propri figli di trascorrere un’estate indimenticabile. E nonostante le valutazioni del caso, quanto volte mi sono pentita di dove ho iscritto i miei figli per l’estate… Dopo tante domande, mi sono chiesta cosa mi stesse impedendo di organizzarMI e proporre il centro estivo: ed eccomi qui con il Summer Camp Cinofilo! Di spazio all’aperto il centro cinofilo abbonda, uno spazio al chiuso anche, cani ben felici di rapportarsi con bambini non mancano, tanta voglia di diffondere cultura cinofila anche nei bambini per renderli dei futuri proprietari preparati e consapevoli. Esperienza, formazione adeguata e tanta voglia di divertirsi imparando sono fuori controllo! Il mese di Luglio verrà dedicato al centro estivo, la proposta è di mezza giornata ma, se si raggiunge un minimo, si può valutare la giornata intera. È un ambiente di lavoro immerso nella natura; e, non è un problema se succede un imprevisto e si tarda a ritirare il bambino, perchè è anche il luogo in cui abito. Nessun bambino verrà abbandonato fuori dai cancelli e nessun genitore dovrà rischiare la vita per arrivare il prima possibile. Flessibilità e ambiente famigliare, da mamma ho sempre cercato questo per i miei figli durante l’estate.INFO GENERALIDATE PREVISTE:INIZIO ⇒ lunedì 01 luglio 2024
ORARI PREVISTIEntrata dalle 8.00 alle 9.00 Possibilità di prolungamento dell’orario con un supplemento di € 10,00/h. Merende portate da casa, abbiamo la possibilità di riscaldare e cuocere qualsiasi cosa; e di utilizzare celle e/o frigoriferi.
TARIFFETARIFFA SETTIMANALE —–> € 90,00
TARIFFA MENSILE ——> € 320,00
Assicurazione € 15,00 a parte
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Ansia da separazione nel cane
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Ho sempre fatto così!…
Errare è umano… perseverare è diabolico… mandare a… è terapeutico!
Questo articolo vuole essere leggero, divertente, ironico ma tremendamente vero…!
Voglio riportare alcuni luoghi comuni della cinofilia, alcune credenze fisse che si sentono di continuo. 1) Il mio cane ha quasi due anni, so che è ancora un cucciolo ma ci si può già lavorare?Un cane a due anni non è più un cucciolo! Posso capire che ogni cane è bello a mamma sua, ma è un adulto, bello ma adulto! Ci sono dei cani di grande taglia, che a circa due anni o poco prima, raggiungono la maturità… ma da questo al dire che è un cucciolo di mamma… 2) Il mio cane ha solo tre mesi e ha un richiamo perfettoA tre mesi, nella migliore delle ipotesi, il cane è a casa con voi da poco e si sta ambientando. Si blocca in passeggiata, si siede, ha paura di tutto, perchè tutto il mondo è una novità che va interiorizzata con cautela e calma. È ovvio come il richiamo sembri perfetto, dal momento che non si allontana di un metro e, se dovesse azzardare, comunque tornerebbe perchè le motivazioni di razza ancora non prevalgono. Il vero richiamo si ha quando il cane è disposto a lasciare un qualcosa che lo motiva, che lo attrae molto, per tornare da voi! Lasciamo perdere che sto ancora ridendo per la vignetta sopra… ne ricevo svariate e le trovo tutte molto divertenti nella loro semplicità 😉 Ma proseguiamo con le credenze del mondo cinofilo 3) Il mio cane ha 4 mesi ma morde tutto, è assurdoMi spiace deludervi, ma anche questa cosa, purtroppo, è normale e fa parte della crescita. A quell’età un cucciolo sta sostituendo i denti, sente dolore alle gengive. Ma non solo! Inizia ad esplorare, ad assaggiare, ad affermarsi, ad interagire, a scoprire. Ricorrere all’uso del morso, sarà una delle sue prime scelte, anche nel gioco. La differenza la faranno i consigli che l’educatore può dare in merito a come si può gestire il morso: masticativi corretti, giochi e strumenti sicuri. 4) Non l’ho mai lasciato da solo perchè gli voglio beneGli vorrai altrettanto bene anche quando ti disintegrerà la casa? E se si farà del male in preda all’ansia da separazione? Non è giusto esserne ossessionati e incentivare un iper-attaccamento; quando sarà il momento di una vera e propria urgenza e il cane dovrà per forza rimanere da solo, soffrirà per la separazione, per la novità, per la paura. Abbaierà, scaricherà sull’ambiente la sua ansia, si potrà fare del male. Per questo dovreste fidarvi, quando vi consiglio di abituarlo a questa esperienza di solitudine. 5) Mi scava tutto il giardino e mangia le piante, eppure ha un sacco di spazio fuori, sempre a sua disposizioneQuando sento questa frase, devo cercare di mettere in atto tutti gli autocontrolli del caso, che il mio clc se potesse parlare… Nonostante io scriva in merito, posti, spieghi durante le lezioni… niente, questo argomento rimane un must! Ormai mi sono arresa e so che per ogni cane lasciato a sé stesso in giardino, quasi sempre avrò un determinato lavoro da fare, nei mesi a seguire. Per approfondimenti, vi rimando alle precedenti newsletter sull’argomento…
E al sesto posto, 6) È maschio?Quando non riesco a svignarmela prima, rispondo “E quindi?”. Il fatto che il mio sia maschio e il tuo anche, o che il mio sia maschio e la tua femmina, non ci da certezza di come si possa evolvere la situazione. Capisco che tra maschi, potrebbe essere più facile che ci sia una rissa, un chiarimento ma… non è sempre così. Le variabili in esterno sono molte, prima fra tutte, l’uso corretto o meno del guinzaglio da parte di noi proprietari. Vi è piaciuta questa lettura? Spero di essere riuscita a strapparvi un sorriso e di avervi insinuato una maggiore consapevolezza su alcuni aspetti del vostro cane! Per ulteriori info… potete contattare Mio Cuggginooo al numero… 😉 Alla prossima, Ketty |
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