Il metodo americano per prevenire e gestire l’ansia e lo stress nel cane
Cos’è il metodo americano Tellington TTouch®
Il Tellington TTouch è stato inventato da Linda T. circa quaranta anni fa; inizialmente per soli cavalli è stato poi adattato anche sui cani e altri animali.
E’ un approccio empatico e rispettoso dell’animale e si presta in molte situazioni di educazione e gestione quotidiana, correzione di comportamenti e problemi fisici. Si può definire una forma di comunicazione al sistema nervoso il quale elabora e interpreta. Si trasmettono informazioni tattili, propriocettive e vestibolari all’area sensoriale del sistema nervoso.
In cosa consiste nella pratica?
Il metodo si divide in tre tipologie di attività:
– Tocchi e bendaggi
– Lavoro a terra su ostacoli
– Conduzione al guinzaglio
IL BENDAGGIO
I bendaggi del TTouch vengono eseguiti sul corpo del cane, tramite l’utilizzo di fasce elastiche. Le fasce in commercio sono numerose: la larghezza, l’elasticità, la lunghezza, sono elementi che fanno la differenza sulla percezione fisica da parte del cane.
Questo per raccomandarvi di non improvvisare il metodo con foulard o lenzuola, il cane non va bendato come se fosse una mummia e va applicata la benda rispettando la giusta pressione.
C’è una benda idonea per ogni soggetto e, la stessa, viene avvolta attorno al corpo del cane seguendo modalità e tecniche diverse.
Ad un soggetto particolarmente fobico può essere fasciata con tecnica, la parte della testa e del collo; ad altri cani la schiena e la pancia in modalità intera o parziale, per favorirne la condotta ordinata; ad un altro la zampa se è presente rigidità muscolare.
Le apposite fasce elastiche contengono, pur non impedendo, i movimenti al cane.
Favoriscono la calma, l’autocontrollo, l’equilibrio fisico e mentale; rilasciano le tensioni e danno una maggiore consapevolezza del proprio corpo, favorendo la coordinazione dei movimenti.
I TOCCHI
Un’altra tecnica utile a migliorare molte problematiche; i tocchi sono delle “pressioni” leggere che vengono effettuate sul cane. Dalla testa, alla coda, su tutto il corpo zampe comprese. Come con i bendaggi, anche con i tocchi è importante non sottovalutarne l’applicazione.
Tutto è importante: la posizione della mano, la respirazione, il movimento della pelle, la pressione. Sono tutti fattori che influenzano e determinano la riuscita del tocco.
A seconda del tocco e del punto fisico, nel cane si può notare un miglioramento in termini di diminuzione dell’aggressività, dell’abbaio e del tirare al guinzaglio, riduzione dello stress, aumento della fiducia in sé stesso, guarigione di lesioni, superamento delle paure, gestione degli stati di esaurimento o shock.
Si tratta solamente di alcuni esempi, la lista delle situazioni nelle quali il TTouch può fare la differenza, è molto lunga.
LAVORO A TERRA SU OSTACOLI
Trattasi di un percorso a terra, nel quale i binomi possono allenarsi con la condotta, rinforzando in parallelo la fiducia.
Il percorso ricrea una serie di curve, ad ogni curva si rallenta (anche se il cane vuole proseguire) e poi si riprende la passeggiata. Il cane al fianco del proprietario, impara a lasciarsi condurre.
L’alternativa, una serie di cerchi di dimensioni diverse, sopra ai quali il cane deve camminare. Senza forzature di nessun tipo, senza giudicare il cane. Si tratta di un percorso che viene organizzato a seconda dello stato comportamentale ed emotivo del cane. Di conseguenza il proprietario dovrà condurre il suo cane lungo questo percorso, cercando di infondergli calma e fiducia.
Il cane aumenterà le capacità di apprendimento, la concentrazione, la fiducia ma, soprattutto, la coordinazione, dal momento che il percorso ha volutamente spazi molto ridotti.
CONDUZIONE AL GUINZAGLIO
Quanti cani al guinzaglio tirano, o vengono strattonati dalle loro guide umane? O quanti soffocano con collari sempre più stretti e guinzagli sempre più corti che, a detta dei conducenti umani, sembrano dare l’impressione di poter gestire meglio il cane…
Nella realtà, la percezione non è proprio così: provate, mantenendo gli occhi chiusi, a farvi condurre.
Il risultato?
Percezione di disagio ad ogni minimo movimento del guinzaglio, destabilizzazione quando al guinzaglio si attacca il porta sacchetti. Il guinzaglio è comunicazione non coercizione.
Non è un mezzo per forzare il cane a stare al tuo fianco, se il cane ha una relazione sana con te e si fida/affida a farsi guidare, il guinzaglio non servirebbe nemmeno perché il cane non ha l’esigenza di spostarsi di un passo da voi.
Invece di controllare ed obbligare i cani a stare al piede, cerchiamo di capire il perché del tirare. A volte si osserva il movimento delle zampe scoordinato; preferenza per un lato piuttosto che l’altro; poco sguardo con il conduttore perché mancano relazione e comunicazione.
La persona che conduce al guinzaglio, lo dovrebbe utilizzare come uno strumento atto ad aiutare il cane a muoversi nei vari ambienti, in modo sereno e ordinato. Non per strozzare, tirare e dare per scontato che se gira a destra anche il cane nello stesso momento lo deve fare.
Nella pratica è stato quindi testato il metodo TTouch del doppio aggancio e delle corde. Cani che tirano il proprietario, nell’arco della giornata sfilano con una condotta quasi perfetta. Senza infliggere coercizioni e paure.
Possono correggere anche la coordinazione delle zampe grazie all’utilizzo di fascette applicate alle zampe stesse.
Miracoli? NO, tecnica rispettosa e comunicazione.