Stai pensando di acquistare o adottare un cane?
Un cucciolo può essere più una sfida che un dono (J.C.)
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Cerchiamo di dare il nostro contributo all’aumento della consapevolezza, dell’impegno e della responsabilità che è l’avere un cane in casa.
La scelta del cane
Prima di avventurarvi, è consigliabile optare per il cane che più si addice alle vostre esigenze e stile di vita.
Mi spiego meglio: se siete un maratoneta, non vi prenderete un bulldog francese.
Se amate dormire tutto il giorno, evitate il cane pastore.
Ho reso l’idea?
1) Detto questo, cercate in primis, di analizzare i pro e contro della razza che vi piace, o che vi hanno consigliato, o che vi interessa.
Che cosa dovrete proporre per garantirgli un benessere? Avete lo spazio necessario? Il tempo per il gioco, l’uscita, la toeletta? È un cane consigliato, se ci sono bambini? È un cane pericoloso? Potete garantirgli una vita in sicurezza? Avete gatti?
2) Chiedete la consulenza di un educatore cinofilo, per risolvere eventuali dubbi. La sua esperienza, vi sarà di aiuto nel capire se realmente il cane che desiderate, è come ve lo state immaginando. Purtroppo, a volte, quello che si legge on-line, non è sempre così attendibile.
3) Interessante, potrebbe essere iscriversi ai vari gruppi esistenti in facebook: per leggere testimonianze, esperienze e soprattutto quali difficoltà emergono durante la convivenza con alcuni cani.
4) Consultarsi con il proprio veterinario di fiducia
Dove acquistare/adottare un cane
Ci sono varie possibilità:
1) Canile: rivolgetevi ai numerosi canili della vostra zona. Purtroppo, ce ne sono molti e tutti accolgono decine e decine di cani. Cuccioli, adulti e anche anziani che cercano una nuova casa, una nuova possibilità. Alcuni canili, danno anche la possibilità (15/20gg circa) di portarsi a casa il cane per valutarlo meglio e capire se si è all’altezza dell’impegno.
2) Allevamento: fatevi consigliare, leggete le referenze, confrontatevi (se ne avete modo) con persone che già hanno acquistato da quel preciso allevamento. Accertatevi che vi vengano fatti conoscere i genitori, che i cuccioli rimangano almeno 60gg con la mamma, che vi consegnino il pedegree: certificato che ne attesta la genealogia.
3) Ci sono anche molti privati che accoppiano cani. Scelta discutibile a volte, tenete presente che non dovrebbero vendere cuccioli, ma regalarli.
4) Associazioni/Rescue: ci sono molte associazioni che si occupano di cercare una nuova famiglia a cani in grave difficoltà o che hanno subito maltrattamenti, abbandoni.
Un esempio è l’adozione del galgo, il levriero spagnolo utilizzato per la caccia alla lepre.
Non avete mai avuto l’occasione di vedere questi cani, in che condizioni sono, quando arrivano dalla Spagna e abbracciano gli adottanti? Cani pieni di bruciature, ferite, traumi, magrissimi.
Adottare da un rescue è un atto nobile.
Come scegliere il cane
In realtà sembra che sia il cane che scelga noi! Leggenda?
Non so, ma per la mia Maya è stata così. Credo però, che nessun cane entri nella nostra vita casualmente. Chi per insegnarci qualcosa, chi per sensibilizzarci, chi per obbligarci a fare movimento… ogni cane, io penso, che abbia un suo obiettivo con noi!
Al di là di queste parole da sognatrice, ci sono comunque delle variabili che dovrebbero influenzarci nella scelta del cane:
1) se si va in canile, dipende da cosa siamo disposti e pronti ad affrontare. Possiamo decidere di prenderci cura di un cane anziano con tutte le difficoltà del caso; di un cane cieco, tripode, aggressivo, fobico. Chiediamo allo staff che ci racconti quello che sa di quel determinato cane, che passato ha avuto, cosa dovremmo aspettarci.
Ma adottiamo con consapevolezza, con serietà, con la volontà di essere veramente un aiuto per quel cane.
2) se si va in allevamento il discorso non è molto diverso. Informiamoci su come vengono gestiti i cani, sui tempi del distacco, sull’arricchimento ambientale proposto, sullo stato di salute e la presenza dei genitori, sulla gestione dei bisogni, del cibo, degli spazi nei quali i cuccioli vivono.
Sapevi che si può scegliere un cucciolo in base al futuro carattere genetico che avrà?
Raramente gli allevatori conoscono questo aspetto, si basano molto più sulla classificazione dei cuccioli in base al carattere dato dalla quotidianità e da come li vedono interagire. Cane buono, timido, irruento, dominante.
Non parlo di questo. C’è un altra analisi del carattere che è opportuno non sottovalutare, ma deve essere eseguita da un professionista cinofilo che conosca l’argomento.
3) Privati: non dovrebbero mai chiedere soldi per i cuccioli, dal momento che non li cedono con pedegree e quindi, di fatto, cedono cani meticci (incroci di più razze).
Ho avuto modo di conoscere privati eccellenti che regalano cani e li seguono come dei figli nei primi due mesi; altri, invece, che sono stati denunciati. Attenzione a chi vi rivolgete. Come per gli allevamenti, va conosciuta la situazione prima di decidere.
4) Le associazioni, per la mia esperienza, sono davvero ben organizzate. Ti chiedono come, dove, con chi vivi e di conseguenza ti propongono dei cani “compatibili”.
A volte è previsto anche un sopralluogo da parte di un educatore, utile a fornire tutte le indicazioni e le informazioni per partire con l’adozione senza errori. I cani adottati dai rescue, sono spesso dei cani con molte paure e traumi, ci vuole competenza e delicatezza nel gestirli. Nonché infinita pazienza.
A volte trascorrono mesi prima di riuscire ad accarezzare il cane…
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