Risposte al questionario del precedente articolo
Ti sei divertito a compilare il questionario della scorsa settimana?
Ti allego le foto, per praticità, dei vari profili che la scuola SIUA ha pubblicato.
Ketty
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Questionario: che proprietario sei?
La parola a voi questa volta!
Divertiti a rispondere a queste otto domande, segnando l’opzione che più ti si addice, per scoprire che profilo sei.
Nel prossimo articolo, vi indicherò la descrizione di ogni profilo corrispondente ad una maggioranza di risposte A, B, C, D, E o F!
Così avrete anche le risposte 😉
Il questionario è stato formulato dalla Siua (Scuola di Interazione Uomo-Animale) di Bologna, con l’obiettivo di valorizzare la relazione tra gli esseri umani e gli animali famigliari.
Il fondatore è il professor Marchesini Roberto, la sua scuola (nella quale ho avuto la fortuna di trovare posto per un corso anni fa) ha avuto un sacco di importanti riconoscimenti anche all’estero.
1) Cosa fai più spesso col tuo cane?
a- Ci divertiamo moltissimo a giocare insieme
b- Facciamo lunghe passeggiate e ci teniamo in allenamento
c- Mi preoccupo per la sua salute e il suo benessere
d- Ci scambiamo tante coccole
e- Lo spazzolo, lo tengo pulito, lo ammiro
f- Gli insegno i comandi, lo educo, lo istruisco
2) Ti piace che il tuo cane sia…
a- Giocherellone e festoso
b- Atletico e in perfetta forma
c- Un piccolino bisognoso di cure
d- Tranquillo e affettuoso
e- Bello e ammirato da tutti
f- Ubbidiente e capace di fare attività
3) Dove fai dormire il tuo cane?
a- Dove capita, non ci faccio caso
b- Nel trasportino, così si abitua quando viaggiamo
c- Sul divano o su morbidi cuscini
d- Nel letto con me
e- Nella sua brandina, sempre in perfetto ordine
f- In giardino o in garage, non in casa
4) Quando sei in casa il tuo cane…
a- Deve essere sempre pronto a giocare con me
b- Mi piace che sia attento, vigile, attivo
c- Voglio che si senta sicuro nel suo nido
d- Deve starmi vicino e darmi affetto
e- Deve essere pulito ed elegante
f- Deve stare nella sua cuccia tranquillo
5) Durante la passeggiata in autunno e in inverno non deve mancare
a- La pallina o il suo gioco preferito
b- La borraccia dell’acqua
c- Un cappottino per le intemperie
d- Un ombrello per ripararsi
e- Delle salviette e un asciugamano per pulirlo
f- Un riportello e dei bocconcini per gli esercizi
6) Quali sono le cose che pensi siano più importanti per il tuo cane?
a- I giocattoli oppure quanto è utile per giocare
b- Tutto ciò che gli permette di fare esercizio
c- Il cibo, le ciotole, i cuscini, le coperte
d- Dei regali e dei momenti magici
e- Degli oggetti (collare, brandina, guinzaglio, ecc.) di alta qualità
f- Un porta-bocconcini per premiarlo appena fa la cosa giusta
7) È tempo di vacanza
a- Lo lascio da un parente o conoscente di cui mi fido
b- Scelgo un luogo dove poter fare lunghe passeggiate
c- Lo porto con me in ogni posto
d- Rinuncio alle vacanze e sto a casa con lui
e- Viene con me, ma durante il giorno sta in albergo
f- Lo porto in pensione o dal mio allevatore di fiducia
8) Quando è il momento della toelettatura
a- Ci divertiamo con la pompa dell’acqua
b- Dopo il bagno niente di meglio che una corsetta
c- Utilizzo dei prodotti delicati e mi preoccupo che non prenda freddo
d- È un momento di forte intimità, lui mi fa le feste
e- Andiamo da un toelettatore di fiducia
f- Voglio che stia fermo, che si lasci lavare e poi asciugare
Buona compilazione!
Ketty
- Pubblicato il Blog
Cani on the road… e non solo!
Se vedi un animale vagante sulla rete di strade e autostrade chiama il 112 indicando il luogo dell’avvistamento
IL CANE ESPLORATORE
· a bordo di una nave
Per quanto riguarda il navigare, è doveroso informarsi sull’accettazione o meno degli animali a bordo, perché non tutte le compagnie marittime lo prevedono; qualora gli animali siano ben accetti, le possibilità di trasporto possono essere in cabine apposite, in gabbie ubicate nei ponti della nave oppure a bordo della proprio auto parcheggiata nell’apposita stiva.
Anche in questo caso, ogni compagnia prevede dei personali regolamenti: in alcuni casi si può anche passeggiare durante la tratta purché il cane abbia museruola e guinzaglio, in altri il cane non può mai uscire dall’apposito box. Vi consiglio di accertarvi bene, delle condizioni obbligatorie, alle quali il cane dovrà eventualmente viaggiare.
Anche per il passeggero a quattro zampe è obbligatoria la carta d’imbarco.
· volare in aereo
In questo caso la regola generale che vige è, oltre ai regolari trattamenti antiparassitari e vaccinali, il peso; a seconda del peso il cane può viaggiare con il proprietario in cabina oppure in stiva, fatta eccezione per i casi in cui la presenza del cane deve tassativamente essere autorizzata. Informarsi per tempo su tutti i dettagli e le prassi di volo previste, in quanto, possono variare molto a seconda delle normative del paese di destinazione o da accordi nazionali e internazionali.
· il cane pendolare
In treno, il cane di piccola taglia può viaggiare purché al sicuro nel trasportino (spesso vengono previste misure massime dei trasportini ammessi in carrozza). Fino ai 10kg, è frequente che il cane viaggi gratis.
Il cane di grandi dimensioni, invece, oltre all’obbligo della museruola e del guinzaglio, non è sempre ben accetto: alcune compagnie ferroviarie ammettono amici a quattro zampe in determinate carrozze o in orari pre – stabiliti. Anche in questo caso, il libretto sanitario, accompagna il cane e deve essere aggiornato con tutte le vaccinazioni effettuate.
Al momento della prenotazione è obbligatorio specificare la presenza del cane, in quanto (soprattutto per i cani di grande taglia) i posti possono essere limitati.
ON THE ROAD: CANI SU QUATTRO RUOTE
Senza problemi, invece, il viaggio in auto!
Le modalità di trasporto e le normative previste sono numerose e in continuo cambiamento, per questo seguirà un articolo dedicato a riguardo.
Qualora viaggiate in auto, mi raccomando agli accorgimenti di base:
1. il cane deve essere messo in sicurezza e non saltellare libero nell’abitacolo
2. i documenti del cane devono essere sempre a disposizione di controlli o situazioni di emergenza. Libretto sanitario, passaporto, certificati veterinari sullo stato di salute, varie eventuali previste per entrare in paesi extra europei.
3. non lasciare il cane da solo in auto, in particolare se esposto a sbalzi termici
4. portare con sé il necessario per garantirgli confort durante il viaggio, in termini di acqua, cibo, soste e tranquillità
CANI BIKERS E CICLISTI
Per muoversi con il cane in moto o in bici, è necessario munirsi di apposito trasportino o di carrellino omologati e atti a quello specifico utilizzo. Documenti del cane, aggiornati e sempre con voi.
È assolutamente sconsigliato, oltre che vietato, improvvisare trasportini fai da te: le sollecitazioni e i pericoli che accompagnano una tratta in moto, sono molte e imprevedibili pertanto è obbligatorio acquistare una gabbia/trasportino/contenitore/borsa per animali previsti dalle normative.
Ovviamente dovrà essere tutto ben fissato e non sporgere dal mezzo, per una questione di sicurezza generale; inoltre, dovrà garantire una corretta ventilazione e può prevedere un imbottitura per salvaguardare il cane durante il passaggio delle ruote su fondo dissestato.
Molto importante, se amate viaggiare in moto e portarvi il cane, abituatelo fin da piccolo o comunque gradualmente; concedetegli le dovute soste e fornitegli acqua o cibo quando necessario.
Per muoversi pedalando con il cane, è indispensabile attaccare alla bici un apposito carrellino dentro al quale il cane starà al sicuro e potrà godersi il viaggio.
E quindi si parte?
Sono riuscita a convincervi che le vacanze con il cane sono fattibili?
Dal punto di vista del trasporto, al momento della prenotazione di eventuali biglietti, è doveroso informare della presenza dell’animale e informarsi sulla normativa relativa che può prevedere determinate prassi da assolvere per tempo (ad esempio vaccinazioni specifiche).
Se il cane soffre durante il viaggio, ci sono dei prodotti specifici anche naturali, che possono essere somministrati. Chiedete al vostro veterinario di fiducia, il quale vi prescriverà un supporto per l’ansia o il malessere del cane nel formato di pastiglie, collari, gocce, spray.
Nella scelta della destinazione e della struttura che vi ospiterà, accertatevi che i cani siano accetti e, consiglio personale, effettuate una piccola ricerca sulle proposte di attività e turismo del loco. Il cane potrà seguirvi nelle visite di musei, castelli, attività esterne, escursioni, parchi, e quanto altro?
Per esperienza personale, ci sono paesi nei quali i cani, purtroppo, ancora non sono molto accettati. Vi potreste trovare divieti di accesso al cane ovunque: dal parco verde, alla spiaggia, dal sentiero di montagna (se la zona è, ad esempio, considerata parco naturale, spesso nemmeno con guinzaglio e museruola il cane vi può accedere), al parco divertimenti.
Qualora, per giustificati e personali motivi, il cane non vi segua in viaggio, sicuramente una pensione o qualche persona amante degli animali potrà garantire compagnia, divertimento e una calda cuccia per il vostro tesoro a quattro zampe.
Dove porterete il vostro amico peloso quest’anno?
Io amo la montagna e il cane, in quanto elemento della nostra famiglia, ci accompagna quasi sempre! Vi garantisco che non hanno prezzo le nuove esperienze che ha l’opportunità di affrontare e il tempo di qualità che durante la vacanza può essergli dedicato!
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Turisti mai per caso!
Possono esistere delle circostanze per le quali al cane non è concesso seguirci. Ogni proprietario ha la facoltà di valutare e decidere cosa è meglio per il proprio cane, una cosa è certa: all’abbandono ci sono molte alternative!
Esistono pensioni, asili, centri di educazione che offrono il servizio di custodia degli animali; forse anche famigliari o amici potrebbero essere d’aiuto qualora non si possa portare il cane con noi.
Tuttavia, se manca la volontà di volersi organizzare, abbandonare lungo una strada o davanti ad un canile il proprio cane sembra risultare l’orribile via più facile.
Durante le vacanze/trasferimenti, ammesso che si voglia e possa portare il cane assieme, la possibilità di trovare una sistemazione è possibile.
Sono sempre di più le strutture ricettive (appartamenti, hotel, campeggi) che accettano animali.
Concordo sul fatto che, a volte, non sia così semplice scovare delle strutture: sia che accolgano serenamente animali e sia che riescano a conciliare le esigenze di tutti gli elementi del gruppo. Certamente, è richiesto adattamento, assieme ad una certa flessibilità e disponibilità a variare se necessario la destinazione o la prenotazione finale che ci si era prefissati.
Nella ricerca della destinazione ideale, ci si può affidare ad agenzie specializzate oppure (per le persone più tecnologiche) ricercare tra i vari siti esistenti.
Strutture pet friendly
Albergo e hotel
Ci sono strutture alberghiere pet friendly che riservano una parte delle camere esistenti, ai soli ospiti che pernottano con il cane: solitamente vengono proposte senza moquette, con balconcino, con ciotole o cuscino a disposizione e sono soggette ad una pulizia più specifica.
Ma non è tutto: ci sono hotel che dispongono anche di una sala per i pranzi/cene riservata agli ospiti che desiderano o che hanno la necessità di avere il cane sempre accanto; possono esserci presenti anche delle apposite aree verdi esterne (nelle quali si può accedere liberamente con il cane in sicurezza) oltre alle piscine ad uso riservato dei cani!
Un servizio a mio avviso molto utile, che ho avuto modo di conoscere presso un hotel, è di registrare al check-in tutti i dati del cane e di comunicarli alle associazioni e strutture limitrofe; ad esempio uffici del turismo – servizio forestale – canile – enti di recupero degli animali – ecc… Nel caso il cane venga smarrito e recuperato da uno di questi enti predisposti (o da un privato che in ogni caso si rivolge ad un’ente di questi citati) immediatamente si riesce a risalire al proprietario e all’hotel nel quale alloggia.
Campeggio
Se si opta per un campeggio, invece, la presenza del cane deve essere autorizzata.
Di norma ci sono alcuni locali nei quali si può alloggiare con il cane; anche nel campeggio, giustamente, c’è un apposito regolamento da rispettare che prevede di circolare con il cane al guinzaglio, di raccoglierne le deiezioni, di presentare il libretto delle vaccinazioni e di evitare di frequentare con il cane i luoghi comuni del campeggio o situazioni nelle quali la presenza del cane limita la libertà e la sicurezza degli altri ospiti.
Appartamento
L’appartamento, probabilmente, è la soluzione che permette maggiore garanzia di accomodare tutta la famiglia.
Il locatore ci informa sull’accettazione o meno degli animali ma in linea di massima, in appartamento, gli animali vengono accettati. In ogni caso, è nostro dovere gestire il cane con responsabilità e rispetto nei confronti degli ambienti interni/esterni ed eventuale vicinato.
Cosa serve per andare all’estero con il cane
Per poter varcare i confini degli stati europei, generalmente, per il cane sono richiesti:
· vaccinazione antirabbica
· passaporto
· microchip (o tatuaggio) regolarmente registrati
· libretto sanitario nel quale sono registrati vaccinazioni e trattamenti antiparassitari effettuati
Io vi consiglio, tuttavia, di informarvi con particolare attenzione sulle eventuali diverse normative che possono essere presenti nel paese di destinazione: questo per evitare spiacevoli disagi e incomprensioni alle frontiere.
Nel prossimo articolo parleremo dei cani on the road!
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SII INTRAPRENDENTE ED ORIGINALE!
COSA TI STA IMPEDENDO DI REGALARE, AD UN TUO AMICO O CARO, UN’ESPERIENZA CINOFILA?
Caro lettore,
se stai leggendo questo articolo è perchè stai scegliendo o hai già scelto anche TU, di fare parte di una community mirata e dedicata al benessere del cane e di chi lo gestisce. E voglio ringraziarti, nonché complimentarmi con te, perchè hai scelto di fare la differenza con il tuo cane.
Non vuoi essere un proprietario qualunque, che si accontenta di quello che spontaneamente il cane sa fare, giustificando tutto con la solita fastidiosa frase “ma vabbé, non mi crea grossi problemi. Tira al guinzaglio, ma non esageratamente. Abbaia sì, ma è normale, è un cane!”…
Eh no, tu e il tuo cane siete diversi. Sapete che è necessario che impariate entrambi a conoscere il vostro diverso modo di comunicare; sapete quali sono i vostri limiti e i vostri punti di forza; vi dovete riconoscere nei vostri rispettivi ruoli e questo Vi rende Onore.
Permetti ad un amico di entrare nella community del centro cinofilo, di farsi delle domande su cose che dava per scontato, di vedere con altri occhi il suo cane, di rimettersi in gioco e dirsi “ma allora il fratello della sorella della mamma dell’amico di mio cugggggino si sbagliava?”
Invitare a partecipare ad attività in un centro cinofilo come il mio, dove l’addestramento resta fuori ed entrano in campo solamente RELAZIONE – COMPRENSIONE – CONOSCENZA, non è regalare un pacchetto:
è regalare la possibilità di vivere un’esperienza fisica e mentale, perchè diciamocelo chiaramente… quante volte durante le lezioni, si arriva sicuri di tutto, infreddoliti e pure scocciati?
E si esce in maniche corte, sorridendo, sudando, stressati ma anche rinnovati?
Molte persone non sono a conoscenza, o ignorano l’importanza dell’educazione al cane, o non ne hanno la possibilità economica, purtroppo.
COSA TI IMPEDISCE, PERTANTO, DI REGALARE QUESTA POSSIBILITA’ A CHI IGNORA O NON SA O NON PUO’?
Se hai già frequentato le mie lezioni, hai sicuramente ben chiaro come l’equilibrio nel cane si raggiunga lavorando su vari aspetti del suo essere:
– la valutazione scritta del cane, in primis
– la socializzazione correggendo ringhi – morsi – minacce agli altri cani e persone; aumentando la tolleranza e l’accettazione degli altri cani che si incontrano; rendendo il cane abile e sicuro a gestirsi le interazioni
– la docilità (comandi – richiamo – condotta) per far accettare al cane di essere guidato da Voi
– la socialità per fare in modo che il suo assetto di fronte alle situazioni nuove sia sempre positivo
– le esperienze socio-relazioni grazie alle attività ludico-sportive e alle gite in famiglia che vengono proposte al cane, alle situazioni sociali alle quali lo farete partecipare
Perchè la valutazione? Perché io non lavoro a caso! È importante capire su quale aspetto il cane necessita di essere rinforzato e migliorato: questo è il mio ruolo.
Se hai dubbi su quale opportunità regalare ad una persona alla quale ci tieni, sapendo che ha bisogno di un aiuto con il suo cane, lascia a me valutare la situazione.
Lei presenterà la carta che le avrai consegnato (cartacea o anche digitale) e penserò io a tutto: valuterò il cane, la situazione educativa e relazionale, i punti di forza e i punti carenti; di conseguenza, inizieremo con le attività più idonee, permettendo a questa persona di cambiare la prospettiva, magari ribaltare tutta la gestione “comfort” che aveva fino a quel momento per iniziare a stupirsi!
E il tutto Grazie a te!
Arrivato a questo punto…
O vuoi optare per un regalo standard, magari materiale, e può darsi anche superfluo…
Oppure decidi di supportare una piccola realtà del tuo territorio, che ti permette di regalare un’esperienza originale, utile, che può prevenire anche situazioni pericolose.
TU, FORSE, HAI GIA’ SCELTO DI ESSERE INTRAPRENDENTE PER E CON IL TUO CANE: ORA PROVA AD ESSERLO ANCHE PER ALTRI, CHE ANCORA NON CONOSCONO QUESTA POSSIBILITA’.
I buoni regalo sono personalizzabili
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La Topognosi
Quando ci muoviamo nel mondo con il nostro cane, diamo per scontato che camminare su asfalto, legno, ghiaia, terra, pavimenti di marmo, grate, erba al cane piaccia e sia un comportamento assolutamente normale. Per noi forse, ma non per il cane. Quanti cani si bloccano davanti alla grate che costeggiano i supermercati, i parcheggi? O sopra a piccoli ponti? O fanno i bisogni solo sopra determinate superfici?
Per questo motivo il centro cinofilo ha appena allestito una nuova area esterna, recintata con una staccionata di legno.
Al suo interno sono state organizzate delle superfici diverse, apparentemente molto semplici…
Cosa è la topognosi?
Si intende un percorso di Socializzazione Ambientale composto da diverse superfici irregolari sopra alle quali il cane può camminare, prendere familiarità e abituarsi a colori e materiali che potrebbero presentarsi sotto le sue zampe in qualsiasi momento.
Perchè è utile la topognosi?
Perchè permette al cane di vivere un esperienza a 5 sensi!
Camminando sopra alle diverse superfici, si creano contatti con materiali molto diversi tra loro; inoltre, ogni materiale, da origine a rumori diversi. Ogni materiale viene annusato dal cane e a volte anche marcato o assaggiato (per rilevarne meglio le particelle olfattive).
Visivamente, per il cane, è un continuo elaborare l’ostacolo proposto per capire da che parte sia meglio affrontarlo e superarlo.
La mente e le emozioni!
Anche la mente è coinvolta a tutti gli effetti! Ogni singola “tappa-ostacolo” rappresenta per il cane un’occasione per elaborare strategie vincenti che gli permettano di passare oltre. Ed è fondamentale che tutta questa esperienza sensoriale, venga accompagnata da emozioni positive, rinforzi e un corretto nostro mood calmo ed empatico.
Con questa attività andiamo ad aumentare le esperienze del cane, gradualmente e positivamente; rinforzeremo l’autostima, grazie ai piccoli successi che il cane con il nostro aiuto, riuscirà a superare. Il cane, durante questa attività perlustrerà l’area ma dovrà anche essere focalizzato sui nostri rinforzi.
Senza dubbio, la topognosi, ci permette anche di allenare l’equilibrio, soprattuto in cani di stazza grande: aumentando nel cane la consapevolezza del suo corpo, gli permettiamo di acquisire fiducia e lo rendiamo abile a muoversi in compagnia del proprietario in città e in tutti quegli ambienti che nascondono insidie quali grate, scale, superfici riflettenti.
NB: i cani di taglia maggiore, purtroppo (a causa della loro veloce crescita fisica), non avendo fin da subito un buon controllo degli arti e una buona percezione del proprio corpo, hanno la tendenza ad evitare queste superfici e con il tempo una maggiore probabilità di sviluppare fobie.
A quali cani quindi è utile proporre la topognosi?
> ai cuccioli, per aumentare la loro esperienza ambientale
> ai cani grandi (e non solo) che hanno una bassa percezione del proprio corpo
> ai cani con poco equilibrio
> ai cani che presentano paure , insicuri e troppo centrati sul proprietario
> ai cani che amano eseguire ricerche olfattive
> ai cani con poca fiducia verso il proprietario
> ai cani che vogliono divertirsi, provando un’esperienza diversa
Ê un’attività che amo particolarmente, perchè con poche semplici cose, si possono far superare grandi ostacoli mentali ai cani. Con soddisfazione da parte non solo del cane ma, anche del suo conduttore!
A questo punto, non ci resta che provarla!
Ketty
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Le motivazioni di razza e l’appagamento comportamentale nel cane
Un mio amico ha un ottimo cane da guardia. A ogni rumore sospetto, lui sveglia il cane e il cane comincia ad abbaiare…
Buongiorno Lettore,
ti sta interessando l’argomento?
Ho voluto approfondire le motivazioni di razza, per darti ulteriori conoscenze e materiale per poter analizzare meglio il tuo amico a quattro zampe.
Come ben sai, l’educazione e l’addestramento non sono tutto, alla base ci deve essere sempre una conoscenza del cane, una comprensione e tanto tanto amore.
Il primo passo per la conoscenza e la comprensione, è entrare nel mondo degli istinti genetici del cane.
Le motivazioni di razza
– Predatoria: indirizzarsi verso oggetti in movimento e raggiungerli
– Territoriale: difendere territorio o ambiente circoscritto
– Protettiva: difendere un affiliato o un cucciolo
– Competitiva: confrontarsi o gareggiare
– Possessiva: mantenere il possesso di un oggetto
– Sillegica: raccogliere o portare oggetti in un nascondiglio o cuccia
– Perlustrativa: esplorare un ambiente e mapparlo
– Di ricerca: cercare oggetti – sostanze – persone nascoste
– Di corteggiamento: attirare un partner sessuale
– Cinestesica: fare movimento, correre, saltare, nuotare
– Esplorativa: analizzare un oggetto nei dettagli
– Epimeletica: aiutare e accudire un compagno
– Et-epimeletica: chiedere l’aiuto o lasciarsi accudire da un altro soggetto
– Somestesica: esplorare il proprio corpo
– Collaborativa: fare un’attività con un partner o un gruppo
– Comunicativa: esprimere uno stato o indicare qualcosa
– Affiliativa: far parte di un gruppo ristretto
– Sociale: raggiungere un posizionamento all’interno di un gruppo di conspecifici e/o eterospecifici
Come si valuta un cane? (altro…)
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Come favorire l’ascolto del cane
“Dio non ha dato la parola ai cani, per non mettere in difficoltà l’uomo!…”
Nell’articolo precedente, , abbiamo capito come sia importante ogni espressione, come e dove ci posizioniamo rispetto il cane, il tono della voce.
Ma come possiamo fare perchè questa nostra comunicazione efficace, venga recepita dal cane?
Ogni cane affida il proprio ascolto ai suoi svilupatissimi sensi; una corretta percezione delle situazioni, permette all’animale di muoversi con sicurezza, di affrontare con una certa fermezza determinate situazioni e magari, anche di anticipare certi movimenti.
Il nostro compito di bravi proprietari, è quello di aiutare il cane a sapere cosa si deve aspettare da determinate situazioni, a capire le nostre intenzioni e la nostra comunicazione, aiutarlo nella percezione degli eventi.
1) Date importanza alle piccole e specifiche situazioni, premiando la corretta interpretazione che il cane da. In base a come si comporta, come reagisce, come partecipa attivamente. Ricordandovi le regole di una sana comunicazione.
2) Rinforziamolo nei piccoli comportamenti che propone nelle situazioni.
3) Permettiamoli di poter attivare i suoi sensi. Deve poter sentire, odorare, gustare, toccare, vedere. Annusare per il cane è fonte di calma, di concentrazione, di raccolta informazioni.
Se il vostro cane, un giorno, sembrerà distratto e non vi ascolterà… non arrabbiatevi urlandogli il comando in modo imperativo. Ma provate a proporgli una piccola ricerca olfattiva, forse avrà bisogno di distendersi e staccare un pò la testa.
4) Utilizziamo delle parole chiave per ogni situazione. Ad esempio pappa, cuccia, guinzaglio, pallina. Ed usiamole nel contesto corretto, con il tono coerente. Non abusiamo delle parole chiave, per evitare di creare errate associazioni di comprensione.
Esempio: devo dare la pappa.
– Dirò Pappa e il cane arriva.
– Non dirò “la pappa te la preparo più tardi” perchè creo aspettativa nel cane, il quale riconosce solo la parola pappa e si attende la pappa. Non ricevendola, non capirà il senso della nostra comunicazione.
5) Coinvolgiamo il cane in tutte le piccole quotidiane situazioni, nelle quali è possibile e sensato che avvenga. E le arricchiamo di parole chiave e rinforzi.
L’insieme delle conoscenze acquisite dà luogo, infatti, a un piano d’esperienza che sarà utilissimo al cane in ogni situazione uguale o simile a quella che gli facciamo vivere.
Che cosa danneggia la percezione che il cane ha della situazione e di noi in quel momento?
La nostra incoerenza in termini di toni, prossemiche, mimiche, posture, rinforzi, forzature.
E poi?
1) Non permettergli di annusare e per il tempo che ritiene opportuno.
2) Portare il cane in contesti fastidiosi per lui.
Ad esempio in profumeria.
La vostra esigenza sarà di fermarvi, annusare, scegliere e vi servirà del tempo.
Il cane è probabile che vi tirerà per uscire, oppure marcherà, oppure iniziera a rotolarsi a terra, oppure emetterà una serie di starnuti.
Va capita la sua diversa prospettiva e percezione, non va obbligato a comportarsi come, un umano, in quel contesto, trova educato e coerente.
3) Cercate di favorire sempre le emozioni positive.
I comportamenti manifestanti le emozioni che il cane vive in una determinata situazione e le reazioni/comunicazioni che noi abbiamo di conseguenza, lo portano ad una determinata percezione e associazione.
Lo stress ci può essere, l’importante è che si tratti di uno stress positivo che porti un arricchimento, una crescita, un miglioramento nel cane.
Ketty
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Quale è il modo migliore di comunicare con un cane?
Dagli animali, impariamo la dote fondamentale del non parlare. A sproposito. (R.Z.)
Caro lettore,
in questo articolo vorrei approfondire l’argomento della comunicazione tra uomo e cane.
Saper comunicare con un cane, è il perno di tutta la convivenza con lo stesso; due esseri diversi, che si ritrovano a condividere spazi, risorse e momenti di quotidiano, parlando una lingua completamente diversa tra loro.
Un proprietario, normalmente, utilizza (ed è errato) per lo più una comunicazione umana, di tipo verbale: con tutte le conseguenze e difficoltà del caso. Il tono della voce, i gesti che accompagnano le parole e tutto un corollario di dettagli che il cane coglie ma, spesso, male interpreta.
Il cane vive, invece, un mondo di odori e segni dai molteplici significati.
Urlare al cane non è un modo efficace di farsi ascoltare: si crea tensione e si perde credibilità. Il cane ha bisogno di una guida ferma e sicura, non isterica!
Il linguaggio del corpo
Alcune modalità di comunicare con il cane, efficaci e consigliate, alle quali prestare attenzione sono:
la postura: come ci posizioniamo rispetto al cane. Una richiesta eseguita in piedi, o seduti, chinati in avanti o all’indietro, cambia completamente la sua probabilità di venire compresa dal cane
La prossemica: dove ci posizioniamo rispetto al cane. Di fronte, dietro, di lato.
La nostra prossemica, ad esempio, quando stiamo per incontrare un altro cane, può dar luogo a reazioni opposte da parte del nostro cane, verso l’altro.
La cinetica: come ci muoviamo rispetto al cane. Velocemente o lentamente, con una traiettoria diretta oppure curva. Mai dirigersi verso un cane direttamente, potrebbe interpretare in modo errato le nostre intenzioni.
La gestualità: come muoviamo braccia, mani.
L’insieme dei gesti: quali comportamenti eseguiamo con il resto del corpo, durante il gesticolare.
Le espressioni: le mimiche del nostro viso.
Non diamo per scontato che la nostra comunicazione sia efficace e che il cane la debba comprendere sempre.
Durante le lezioni sui comandi, quante volte ribadisco l’importanza di usare il giusto tono della voce, abbinato ad una specifica postura?
Durante i gruppi di condotta, l’attenzione a come si gestisce il guinzaglio per evitare di inviare messaggi errati?
La differenza nella relazione con il nostro cane, la può fare prima di tutto la qualità della nostra comunicazione nei suoi confronti.
A seguire l’ascolto.
Ketty
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Antiparassitari e incombenze preventive
Ma la fialetta quando la devo iniziare? Come va messa? Ma collare va bene ugualmente?
Prodotti consigliati per la prevenzione dei nostri animali
Per prevenire e proteggere i nostri animali, è opportuno ricorrere ad alcuni prodotti repellenti. Nel mercato ce ne sono molti, chimici o naturali, in entrambi i casi molto efficienti.
Alcune aziende hanno creato una linea di prodotti naturali, idonei sia per il cane che per il gatto: attenzione: molti prodotti chimici adatti al cane, possono rivelarsi letali per il gatto.
Prodotti a base di Olio di Neem
1- Lozione: crea un effetto barriera generale su tutto il corpo del soggetto, grazie alla sua speciale formula a base di olio di Neem, olio di wintergreen e glicerina. Senza controindicazione alcuna per persone, ambienti o altri animali.
2- Collare barriera: esiste nel mercato il collare barriera, le cui sostanze si sprigionano a contatto con il calore del cane.
Il collare rilascia un gradevole odore e rende il pelo brillante.
3- Fialette spot-on all’olio di Neem: pratiche da utilizzare, garantiscono un effetto immediato su cani e gatti.
L’antiparassitario a base di olio di neem, ad oggi, sembra essere uno dei più efficaci rimedi naturali contro pulci, zecche e flebotomi.
La durata dell’efficacia solitamente indicata nella confezione, per una fialetta, ad esempio, è inferiore al mese (come normamente indicato dagli antiparassitari chimici); ma, raramente da luogo a reazioni allergiche e i parassiti ne sviluppano più difficilmente resistenza.
Prodotti chimici
Anche per questa categoria ci sono decine di aziende che immettono nel mercato prodotti sempre nuovi e più efficaci.
Generalmente si basano su diversi principi attivi e sono disponibili, come per i naturali, in fialette/collarini/pastiglie.
Hanno bisogno di maggiore attenzione nella loro applicazione che, per quanto non sia invasiva, deve essere però accuratamente localizzata solo alla base del collo del cane, per evitare che lo stesso riesca a leccare il prodotto.
Può essere letale per eventuali gatti presenti.
La soluzione migliore, a mio avviso, è la combinata di un prodotto naturale con uno chimico, per evitare resistenze da parte dei parassiti e per avere un maggiore spettro di azione.
Quali incombenze annuali non bisogna dimenticare
Per tutto l’anno il cane deve essere coperto dall’azione di un antiparassitario chimico o naturale o entrambi, applicato come indicato dalle istruzioni contenute nella confezione.
Ricordarsi la vaccinazione. Ad ogni vaccino, il veterinario timbrerà il libretto sanitario del cane e indicherà la dose successiva.
Provvedere alla prevenzione della filaria, come indicato dal vostro veterinario. Può essere possibile con una puntura a copertura annuale o con una pastiglia, in base al cane e alla sua età il veterinario vi darà indicazioni sulla migliore modalità
Non dimentichiamoci della leishmania. Esiste sia il test, sia il vaccino. Non sottovalutiamolo assolutamente.
Personalmente, inoltre, vi consiglierei (anche se il cane sta bene) di non lasciare mai trascorrere troppo tempo senza effettuare un test feci/sangue al cane. È importante per avere conferma del suo stato di salute.
Per ogni dubbio o approfondimento, contattate il vostro veterinario di fiducia.
Chiaramente, per ogni cane possono esserci ulteriori incombenze; questa newsletter vuole solo essere un riepilogo di quello che, di base, non dovrebbe mancare.
Ketty
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